L’estate sta finendo, cantavano i Righeira, ma le soddisfazioni che ci ha regalato lo sport rimangono.
È stata infatti una stagione estiva ricca di colpi di scena, brividi, gioia e appagamenti sportivi inimmaginabili.

Dagli Europei di Calcio vinti dalla Nazionale di Mancini sul campo dei padroni di casa (l’Inghilterra), ai successi alle Olimpiadi con le vittorie e le 40 medaglie vinte fra Oro, Argento e Bronzo.

Un medagliere incredibile.

E come scordare gli gli oro storici di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, di Caterina Banti e Ruggero Tita nella Vela; quello di Gregorio Paltrinieri nel nuoto 800 m stile libero, o l’incredibile impresa di Marcell Jacobs nella corsa 100 m e il bis nella staffetta 4x100 sempre di Jacobs in team con Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta.

Ma ricordiamo anche Luigi Busà nel karate, Antonella Palmisano nella marcia femminile 20 km, Massimo Stano nella marcia maschile 20 km, l’impresa dell’inseguimento a squadre nel ciclismo su pista di Consonni, Ganna, Lamon, Milan con relativo record mondiale, Valentina Rodini e Federica Cesarini nel canottaggio e Vito Dell’Aquila nel taekwondo.

Imprese indelebili nelle nostre menti.

Paraolimpiadi che passione!

O e alle Paraolimpiadi con un medagliere di 69 medaglie e gli oro di Ambra Sabatini nei 100 Metri, del Terzetto di Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari nel ciclismo in linea, di Antonio Fantin nel nuoto 100 metri stile libero, di Giulia Terzi nel nuoto 100 metri stile libero, di Carlotta Gilli nel nuoto 200 metri misti e 100 metri farfalla, di Arjola Trimi nel nuoto 100 metri stile libero e 50 metri dorso, Xenia Francesca Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi e Alessia Scortechini nel nuoto staffetta 4x100 stile libero, Simone Barlaam nel nuoto 50 metri stile libero e la grande e simpaticissima Bebe Vio nel fioretto individuale, Stefano Raimondi nel nuoto rana, Francesco Bocciardo nel nuoto 100 metri stile libero e 200 metri stile libero.

Italvolley femminile da sogno.

E arriviamo poi alle imprese incredibili delle due Nazionali di Volley, femminile e maschile. Dopo i risultati non eccezionali proprio alle Olimpiadi, l’Italvolley ha saputo rialzarsi, ricrearsi e rinnovarsi arrivando a risultati eccezionali agli Europei di Pallavolo.

Le ragazze di Mazzanti sono tornate in campo con una consapevolezza e una voglia di riscatto e di vincere incredibili. La grinta espressa in campo le porta a sconfiggere squadre come Serbia, Germania, Bielorussia, Olanda e Belgio.

Le nostre atlete Paola Egonu (premiata poi come miglior giocatrice del torneo), Myriam Sylla, Elena Pietrini,
Anna Danesi, Ofelia Malinova, Cristina Chirichella, Alessia Orro, Caterina Bosetti, Raphaela Folie, Indre Sorokaite, Sara Bonifacio, Sylvia Nwakalor, Beatrice Parrocchiale, Alessia Gennari sono sempre andate incontro alle avversarie con la voglia di vincere e convincere.

Con uno sguardo fiero e convinto, nonostante l’infortunio di Sarah Fahr, hanno saputo affrontare ogni avversario e superare ogni insidia fino al grande risultato della Finale.  

Questa è proprio contro la Serbia, nemico temibile, che aveva sconfitto la nostra Nazionale proprio alle Olimpiadi di Tokio, lasciando una ferita fresca e ancora aperta.

La Nazionale serba gioca in casa, con l’intero palazzetto di Belgrado (oltre 20.000 sostenitori) che tifa contro le nostre giocatrici.
La partita è difficile, combattuta. Ma le nostre splendide giocatrici sembrano non sbagliare quasi nulla e vincono davanti a un pubblico ostile per 3-1.
La vittoria ci porta ancora sul tetto d’Europa e dà il via ai festeggiamenti delle ragazze di Coach Mazzanti.

Italvolley maschile: soffre e piace.

Dovevamo ancora riprenderci dalle emozioni dell’Italvolley femminile quando è iniziato l’Europeo Maschile.

Ancora fresche le ferite delle Olimpiadi e la successiva fuoriuscita dal gruppo di Osmany Juantorena e Max Colaci, che lasciavano la Nazionale per “anzianità di servizio” o quella dello “Zar” Iva Zeitzev, infortunato e dell’allenatore Blengini. La nazionale, guidata dal nuovo allenatore Ferdinando “Fefé” De Giorgi, sembrava quindi partire un po’ in salita, con l’innesto di tanti giovani forti e volenterosi, ma sulla carta ancora acerbi e inesperti, anche se guidati dal nuovo Capitano Simone Giannelli.

E invece la squadra parte subito bene, sconfigge, una dopo l’altra, le avversarie, giocando un ottima pallavolo, con poche eccezioni e sbavature in qualche set.

Un'altra finale Europea.

E, partita dopo partita, conquista la finale contro la Slovenia. Ed ecco che Alessandro Michieletto, Fabio Balaso, Gianluca Galassi, Riccardo Sbertoli, Simone Anzani, Yuri Romanò, Danile Lavia, Alessandro Piccinelli, Fabio Ricci, Giulio Pinali, non fanno rimpiangere la vecchia formazione: vecchi e nuovi si fanno trovare pronti sia quando si tratta di essere in campo da titolari, sia quando si tratta di entrare nel mezzo di un set difficile. 

La finale è al cardiopalma. Si inizia con un primo set difficile che fa presagire un match arduo. Nonostante delle buone giocate, il primo Set va alla Slovenia e andiamo sul 1-0.

Il secondo set vede l’Italia fare meno errori e giocare più sicura anche se punto a punto con l’avversaria: ed ecco il pareggio che riporta in gioco la nostra nazionale: 1-1.

Il Terzo set è un inversione di rotta.
Troppi errori dei nostri giocatori, soprattutto in battuta portano alla vittoria della Slovenia che si attesta sul 2-1.


Il quarto Set ci vede in sofferenza. Alcuni dei giocatori titolari non riescono a bucare, a trovare la soluzione.

Ed ecco che Fefé De Giorgi gioca la carta Romanò, che già aveva fatto ottime giocate nelle partite precedenti.

“Riserva” di Pinali, a soli 24 anni e proveniendo dalla A2, in pochi minuti assurge a “mito”. Nel momento di maggiore difficoltà con la Slovenia, mentre i tifosi italiani intravedono la sconfitta, Romanò, mancino come il compagno Michieletto, entra sul 4-1 per la Slovenia e segna 7 punti e un Ace nel set, trascinando la propria squadra al due pari.

Non rimane che il quinto, difficilissimo quinto set al tie break. La Nazionale italiana sembra aver ripreso coscienza di sé, con un Romanò in ottima forma.

Ma la Slovenia inizia forte e si porta subito sul 3 a 0. L’Italvolley chiede Time Out e cambia marcia pareggiando. Da quel momento è tutto un punto a punto fino a quando iniziamo a distanziare gli avversari complici ottime giocate, muri solidi, due Ace di Michieletto e delle ottime giocate di Lavia. 

Chiudiamo sul 15-11 e vinciamo il Torneo: la nostra Nazionale torna Campione d’Europa di Pallavolo dai tempi della vittoria nel 2005. Con una menzione d’onore a  Giannelli, premiato come Miglior Giocatore del Torneo.

A ripensare alle Olimpiadi non ci si crede. Entrambe le Nazionali di volley, sconfitte e contestate (in alcuni casi con toni e commenti decisamente eccessivi). Poi la rinascita. E come non emozionarsi con le due premiazioni dopo i brividi della partite disputate da questi splendidi atleti?

Inizia un nuovo ciclo. E inizia nel migliore dei modi.

 

 

Articolo di Niccolò Ferrarese

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